Dibattito sulla base dei libri
Tra esilio e castigo
Il Komintern, il PCI,
e la repressione degli antifascisti italiani in URSS 1936-38
di Elena Dundovich, Edizioni Carocci, 1998
L'impossibile egemonia
L' Urss, il PCI e le
origini della guerra fredda (1943-1948)
di Silvio Pons, Edizioni Carocci, 1999
Lunedì 06 dicembre 1999, ore 17.30
- 19.30
Sede: da definire
Interventi di
Anna Di Biagio, Stefano Garzonio,
Silvio Pons, Federico Romero, Giorgio Spini, Victor Zaslavsky
Il libro Tra esilio e castigo tenta
di ricostruire la storia dei rapporti che intercorsero tra l'Internazionale
Comunista e il PCI negli anni del Terrore staliniano, ovvero tra il 1936
e il 1938. Sulla base di materiale documentario inedito rintracciato negli
archivi ex sovietici, l'autrice fa luce su alcuni aspetti non del tutto
chiariti della storia del Partito Comunista Italiano: il rapporto tra il
Centro Estero di Parigi e l'Internazionale Comunista, il ruolo svolto a
Mosca dai dirigenti del PCI che operavano negli organismi del Komintern
e le loro responsabilità negli oscuri destini di diverse centinaia
di antifascisti e comunisti italiani emigrati e poi scomparsi in URSS in
quegli stessi anni.
Lo scacco strategico subito dal comunismo in Europa dopo la seconda guerra
mondiale non fu causato dalla strategia di containment messa in atto dagli
Stati Uniti - o, almeno, non soltanto -, ma dal persistere di vecchie categorie
della cultura politica comunista, risalente al periodo tra le due guerre.
E' quanto sostiene l'autore nel libro L'impossibile egemonia,
alla luce delle nuove fonti documentarie che il crollo dell'Unione Sovietica
hanno reso disponibili. Nel contesto generale della politica estera sovietica
e delle origini della guerra fredda in Europa, negli anni compresi tra
il 1943 e il 1948, l'autore indaga in particolare sui rapporti tra l'Unione
Sovietica e il Partito comunista italiano.
Elena Dundovich è laureata
in Storia delle Relazioni Internazionali, dottore di ricerca in tale disciplina,
attualmente post-doc presso il Dipartimento di Studi sullo Stato.
Ha insegnato in Ungheria presso la cattedra di italianistica dell'Università
di Pécs e a Ekaterinburg, Russia, presso l'Università degli
Urali; collabora con la rivista Storia delle Relazioni Internazionali.
Silvio Pons è Direttore della
Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Insegna Storia della Russia all'Università
di Bologna e Storia contemporanea all'Università di Bari. Tra i
suoi lavori Stalin e la guerra inevitabile (Torino,
Einaudi ,1995).